2 marzo 2018 – La Stampa

 

La mostra «Mutazioni» a Palazzo Cavour (via Cavour 8) resterà aperta da oggi al 20 maggio
«Mutazioni» è una mostra da vivere come un viaggio nel lato oscuro di Francis Bacon e anche nel nostro. Le sue ombre, i suoi scarabocchi a matita ossessivi, e le sue linee deformi e tormentate ci portano in un percorso di conoscenza dell’essenza dell’artista e di noi stessi. I volti dei suoi personaggi gridano e si contorcono, oppure si svuotano, si immobilizzano. Si perdono nei propri disagi esistenziali. A volte sembra che chiedano aiuto. Dai corpi escono gli organi interni, ed è come se l’estrazione di cuore e budella volesse mostrare al pubblico un’interiorità più profonda.
 Ci sono uomini crocifissi e Papi, e ci sono i ritratti dell’artista Ezio Gribaudo, di Giovanni Agnelli, e del collezionista Cristiano Lovatelli Ravarino che possiede quasi la totalità dei 65 disegni esclusivi che Francis Bacon negli anni gli ha regalato, e che sono in mostra fino al 20 maggio a Palazzo Cavour. L’esposizione è anche perché interattiva: grazie a un software ci si può avvicinare a tre schermi e vedere il proprio corpo trasformarsi, come in un ritratto dell’artista. Bacon negli anni è stato dipinto come una figura quasi demoniaca: omosessuale in un’epoca che non lo accettava, aggressivo, bevitore e giocatore d’azzardo. In realtà un uomo sensibile, ironico, traumatizzato dalla propria infanzia. Un artista che mancava a Torino dalla mostra alla Gam del 1962.