askanews – 26 Aprile 2019

 

Da Tiziano ad Antonio Ligabue, passando per Renato Guttuso, fino ad artisti dei giorni nostri come Francis Bacon, Luca Crocicchi e Carlos Solito. La rassegna “Dialoghi a Sutri”, visitabile fino al 12 gennaio 2020, a Palazzo Doebbing, nella cittadina del viterbese, propone 11 mostre di artisti, dal ‘500 ad oggi, attraverso una sorta di dialogo culturale, come spiega il sindaco di Sutri, Vittorio Sgarbi che ha lanciato il progetto: “Guttuso può dialogare con uno scultore che si chiama lamagna, potentemente espressionista. Un giovane artista che si chiama Crocicchi può dialogare con Rosai, che però è il preferito, perché Bacon, il grande pittore inglese, sosteneva di aver guardato le opere di Rosai per fare i suoi ritratti disfatti. Ma se uno guarda uno dei volti di Bacon, vede che assomiglia al volto del San Francesco di Tiziano, quindi tutto dialoga. Tutto è in fervore di relazioni tra il ‘500 e il ‘900 e quindi l’ho chiamata ‘Dialoghi a Sutri’”.

La Rassegna è sostenuta dalla Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale. Il presidente della Fondazione, il professor, Emmanuele Francesco Maria Emanuele, indica nell’interconnessione tra gli artisti un elemento fondamentale per valorizzare la produzione artistica del nostro paese: “Io ho creato a Roma, 23 anni fa, un museo poco visitato, nel quale praticamente, dall’acquedotto della Vergine, che ho restaurato e fatto ritrovare, arriva fino praticamente a tutto il percorso artistico di allora, dal ‘400 in poi ad oggi, ai quadri della ‘Street art’. Ci sono 400 e passa opere d’arte che sacralizzano la meraviglia di questa nostra bellezza incoparabile. Inoltre ho creato un museo, dove ho fatto 81 mostre nel giro di 20 anni (credo che in Italiae nel mondo non ci sia nessuno che le abbia fatte). Ho creato due orchestre, ho creato un teatro. Insomma, ho fatto delle cose che non mi si possono ridurre soltanto alla figura del mecenate, che viene visto con l’occhietto, come per dire: ‘quello che mette in quattrini’. Ecco, qui a Sutri, come ho detto prima, ho riportato l’Efebo, ho ricostruito il Lavatoio. Ho fatto diventare la cattedrale un luogo visibile, dove è stato incoronato Papa Clemente II, che era l’arvivescovo di Bamberga, a Suidgero e via così. Io credo che questo tipo di impronta, che Vittorio Sgarbi ha realizzato magistralmente, con la competenza e la culura che lo connota, è la dimostrazione che si debba procedere su questa strada”.