ArtsLife – 24 Aprile 2019

Visione di un nuovo Rinascimento. Sgarbi presenta l’eterna arte dei grandi maestri a Palazzo Doebbing

tigre di Ligabue

Palazzo Doebbing a Sutri inaugura la nuova stagione espositiva. I grandi maestri dell’arte in dialogo tra loro: da Tiziano ad Antonio Ligabue, da  Francis Bacon a Renato Guttuso, fino agli artisti contemporanei. Una rassegna da non perdere che presenta 11 mostre in contemporanea.

Lo aveva promesso durante la campagna elettorale della presentazione della sua candidatura a sindaco di Sutri, appoggiato dalla lista chiamata ‘Rinascimento‘ : “Palazzo Doebbing diventerà un polo espositivo di grandi mostre internazionali”. E la via intrapresa dal noto critico d’arte – nonché Sindaco della cittadina dai pittoreschi borghi in provincia di Viterbo-  sembra decisamente quella giusta. La prima stagione di mostre del museo, con protagonisti artisti del calibro di Pellizza da Volpedo e Artemisia Gentileschi, si è chiusa mesi fa con un boom di visitatori. E le nuove mostre che saranno inaugurate il 25 aprile –  promettono nuovi record di ingressi al museo. Da Tiziano a Carlos Solito, i grandi maestri dell’arte dialogano nelle splendide sale millenarie di  Palazzo Doebbing, fulcro non solo religioso ma anche culturale di Sutri e al centro di un lungo e accurato lavoro di restauro terminato nel 2018.

Le proposte culturali di Vittorio Sgarbi hanno dunque coinvolto, ancora una volta, importanti sostenitori istituzionali come la Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele che commenta così l’iniziativa:

“Sono davvero lieto di inaugurare nuovamente le splendide sale di Palazzo Doebbing, a distanza di pochi mesi dal suo “battesimo”come Museo della città, dando ufficialmente il via ad una nuova stagione espositiva che si prospetta eeccezionale come quella dello scorso autunno. Anche questa volta Vittorio Sgarbi, con la decisione e la celerità che connotano tutte le nostre imprese comuni, ha realizzato il progetto di offrire ai visitatori undici mostre in contemporanea, che coniugano l’arte sacra con l’arte laica ed i maestri della classicità con gli artisti moderni. Un’offerta artistico-culturale, oserei dire, che non teme confronti neppure con le grandi metropoli europee, e che avvalora la promessa che il Sindaco ed io formulammo lo scorso settembre: di fare di questo luogo meraviglioso il punto di partenza per una rinascita umanistica ed economica della Tuscia.».

Oltre a ‘Dialoghi a Sutri‘ – questo il titolo della rassegna che comprende le 11 mostre- il 25 aprile sarà inaugurato nella stessa sede anche il Museo di Arte antica e di Arte sacra di Sutri, che ospiterà capolavori della Tuscia, provenienti dagli edifici della Diocesi di Civita Castellana, e i tesori dell’antica Sutri, con l’Efebo.

Ecco dunque le 11 mostre che saranno aperte  dal 25 aprile 2019 al 12 gennaio 2020:

 Tiziano, “Estasi di San Francesco”

Al centro della mostra, l’omonimo dipinto che appartiene a una fase di piena maturità e consapevolezza dell’artista: “

” La pittura si impasta e si fonde, con colpi densi e rapidi di viva materia  cromatica, stesa con tecnica informale di sconcertante modernità, tanto da aprire alla pittura di El Greco e della fase matura di Jacopo Bassano” afferma Sgarbi.

Dialoghi a Sutri Tiziano, “Estasi di San Francesco

Dialoghi a Sutri – Tiziano, “Estasi di San Francesco

Scipione Pulzone, “L’Immacolata”

Dialoghi a Sutri Scipione Pulzone, “L’Immacolata”

Dialoghi a Sutri – Scipione Pulzone

In dialogo con quella fase dell’arte di Tiziano che Sgarbi definisce ‘estrema’, la rigorosa e classicissima pala di Scipione Pulzone: ” Tiziano e Scipione Pulzone, nella seconda metà del XVI secolo, identificano due mondi opposti e lontani. Le due pale francescane sono agli antipodi, ma hanno in comune l’obiettivo della persuasione mistica, come ipnosi dei fedeli davanti all’integra luce di Dio”.

Henri Rousseau, “La charmeuse de serpents”

Altro avvincente dialogo è quello tra le giungle selvagge di  Rousseau e le bestie feroci di  Ligabue. Entrambi autodidatti,  spirituali e privi di ogni accademia. E per questo denigrati, etichettati dalla critica del tempo come ‘naif’ nel senso dispregiativo del termine.

Dialoghi a Sutri Henri Rousseau, “La charmeuse de serpents”

Dialoghi a Sutri – Henri Rousseau

Antonio Ligabue, “Dipinti”

Un artista del quale Sgarbi si è occupato in più mostre: “La pittura di Ligabue è una proiezione metaforica del mondo nel suo stato di ebollizione, di violenza implicita nella forza. Volpe, tigre, leone, leopardo, serpente, grande ragno, gorilla e, talvolta quieto talvolta minaccioso, anche  Ligabue. Gli animali che vede nella foresta sono simboli di forza, di energia, emblemi di un desiderio di libertà, di riscatto”.

Dialoghi a Sutri Antonio Ligabue

Dialoghi a Sutri- Antonio Ligabue

Prosegue poi il dialogo, in questo caso principalmente psicologico- introspettivo tra artisti del calibro di Pirandello, Rosai e Francis Bacon. 

Fausto Pirandello, “Autoritratti”

“Disegni e pastelli ci mostrano una mortificazione e un disagio contrastati dall’orgoglio, ma senza via d’uscita. Sono documenti di una crisi non risolta ma composta, non gridata, all’opposto della devastazione dei volti di Francis Bacon, e piuttosto affine all’umore nero di Lucian Freud, tra malinconia, inquietudine e depressione.” (V. Sgarbi)

Dialoghi a Sutri Fausto Pirandello

Dialoghi a Sutri – Fausto Pirandello

Ottone Rosai, “Ritratti”

Un artista ammirato a tal punto da Francis Bacon da definirlo “Uno dei più grandi pittori di questo secolo”. Il dialogo tra le opere in mostra dei due artisti evidenziano l’influenza di Rosai sulla produzione di Bacon.

Dialoghi a Sutri - Ottone Rosai

Dialoghi a Sutri – Ottone Rosai

Francis Bacon, “Disegni e pastelli”

Disegni che pur non essendo concepiti per essere esibiti in vita, rappresentano delle vere e proprie opere dove l’artista sembra giocare una partita finale con se stesso.

Dialoghi a Sutri Francis Bacon

Dialoghi a Sutri – Francis Bacon

Renato Guttuso, “Opere della collezione Lino Mezzacane”

Dialoghi a Sutri Renato Guttuso

Dialoghi a Sutri – Renato Guttuso

Opere dalla collezione di Lino Mezzacane, in quarant’anni di amicizia con l’artista , che hanno viaggiato in musei come  il Guggenheim di New York o il Pushkin di Mosca ora approdano a Sutri ad omaggiare questo grande protagonista dell’arte italiana.

Seguono  le mostre di alcuni artisti  contemporanei particolarmente apprezzati dal critico d’arte:

Ernesto Lamagna, “Angelo nero”

“Ernesto Lamagna ha una lunga storia di opere pubbliche, prevalentemente di soggetto religioso, ma fortemente legate al destino e alla fragilità dell’uomo. In entrambi gli artisti agisce la suggestione dell’espressionismo. Ombra, prima che luce, dei tempi. Che il tempo non disperde ma potenzia” .

Luca Crocicchi, “Passaggio a Sutri”

“Il virtuoso Luca Crocicchi, tra gli artisti più autentici del nostro tempo. Un artista perseguitato dalla sua stessa amara consapevolezza, in tempi difficili. Ma che, in una varia e intensa ricerca, sembra ora placarsi nella visione di paesaggi luminosi e ferventi, di romantica malinconia, e di intensa verità, come la natura stratificata di storia a Sutri nelle sue necropoli, nelle sue tagliate, nei suoi giardini. In quella natura c’è un segreto, che Crocicchi fa intendere ma non rivela”.
Carlos Solito, “A chent’annos”

“Lo scultore italiano più significativo dopo Marino Marini, tra Perez e Vangi, espressionista e simbolista, ma soprattutto potentemente drammatico, in una sintesi plastica senza paragone, a un tale grado di verità”.

Informazioni

ORARI DI APERTURA
Dal martedì alla domenica
10.00 – 13.00 / 14.30 – 19.00
TARIFFE
intero: 8 euro
ridotto A: 6 euro (gruppi, convenzioni)
ridotto B: 2 euro (da 6 a 18 anni)
ridotto residenti: 4 euro
gratuito: fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, giornalisti accreditati

Info e prenotazioni:
museopalazzodoebbing@gmail.com
tel. +39 0761 609380

Vera Monti – ArtsLife